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iconoscibile fin dalla costa adriatica per via delle sue striature calcaree, il monte Carpegna svetta sul Montefeltro fino a 1415 m s.l.m.
La fitta vegetazione è prevalentemente popolata da pini neri d’Austria e abeti, frutto di un rimboschimento dei primi anni del ‘900, quando l’ammasso montuoso era pressoché spoglio di vegetazione e costituiva quindi un pericolo per l’abitato di Carpegna.
Anche il monte Carpegna è all’interno del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello e come i due ammassi rocciosi è meta ideale per ogni tipologia di escursionismo, con decine di chilometri di sentieri che si intrecciano e portano ai prati sommitali, da cui è possibile godere di una fantastica veduta della costa adriatica, da Ravenna al Conero e, nelle giornate più limpide, scorgere perfino i Sibillini o uno scorcio umbro nei pressi di Gubbio.
In particolare il monte Carpegna, o più semplicemente “il Carpegna”, è meta di migliaia di ciclisti che scalano i 22 tornanti che dal centro di Carpegna portano sulla vetta e che sono stati per anni terreno di allenamento del grande Marco Pantani.